PALAZZO SAVIOLI

LA STORIA

Palazzo Savioli (già Fontana Barbieri) è una delle ultime residenze della nobiltà senatoria, il palazzo di Ludovico Savioli (1729-1804), poeta ed erudito, autore degli Annales, la monumentale opera storiografica bolognese, oltreché senatore dal 1770 con breve del pontefice, all’epoca il cesenate Clemente XIV Ganganelli. È una dimora ricca di storia, e di memorie. Ai primi dell’800 ospitò lord Byron durante la sua permanenza a Bologna. Nel ‘500, quando apparteneva ai senatori Guidotti, la residenza di via Galliera era una delle più prestigiose della città, ed era decorata da una ricca quadreria e da fregi bellissimi. Oggi quelle pitture non ci sono più, ma il loro ricordo testimonia l’importanza del palazzo alla metà del ‘500. Dai Guidotti, dopo alcuni passaggi di proprietà, nel 1605 il complesso era arrivato ai Fontana e di qui ai loro eredi, i conti Savioli. Nel 1772 Ludovico Savioli intraprese un cantiere consistente coinvolgendo per la decorazione gli artisti più famosi dell’epoca.